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Visualizzazione dei post da novembre, 2025

novembre 2

Novembre è una linea lenta, che scivola verso il basso. Una discesa quasi impercettibile, trattenuta dai venti caldi e tesi che salgono da sud: scaldano l’aria oltre misura per la stagione, eppure la rendono piacevole, quasi gentile non fosse per il timore delle non cose. Nella nuova serra le insalate trovano riparo: il vento resta fuori, l’umidità si raccoglie, la crescita rimane sospesa in un respiro lungo. E io aspetto che quella linea si spezzi e si faccia onda, che si incurvi in parabole improvvise, in una successione rapida di salite e discese, tanto nette da farmi rimpiangere la calma attuale. Quella lunga, sottile linea d’eterna, illusoria, estate di San Martino.

Primo Novembre, tutto scorre lento

Nebbia al primo mattino, poi sole e temperatura sui 18 gradi.  La notte siamo ancora sopra i 10.    Giorni di garbino e scirocco tesi sono appena passati. Il giardino, la mattina, si accende con il sole, le aromatiche ancora profumano d'estate.    Tutto scorre lento, senza scossoni: ogni giorno un po’ meno luce, ogni giorno qualche decimo di grado in meno.    La cisterna dell’acqua piovana è piena dopo l’ultima pioggia.    Oggi, fra il radicchio sonnecchioso, appesantito nell'argilla molle, ho seminato la fava.  Primo novembre senza il profumo dell’autunno.