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Settembre in altalena

Settembre fra pioggia e sole. Avere messo le cose a dimora nel momento giusto, regala già il primo raccolto.
Guardare i siti meteo, il controllo delle temperature diurne e notturne, lasciare stare la terra nella torrida estate, quindi serve questo? Posso controllare le cose farle volgere a mio pro? Oppure è stata solo fortuna? Casualità e non causalità.Di giorno fa caldo 26/28 gradi. La notte vicino ai 20. È l'estate che dovrebbe essere. Ma non è. È settembre che genera inquietudine per le tenebre che arriveranno per l'estate ancora calda. Ieri ho messo a dimora della lattuga. Vedo il verde delle foglie ma con un senso di inquietudine, di perplessità sul non dover e volere controllare le cose, ma solo accompagnarle nella spontaneità del crescere.

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Talee

Sotto l'occhio vigile del limone le piccole talee nella fredda serra sorridono al sole di gennaio. Con loro una piccola colonia di bietole.  Tutte in attesa di andare a dimora fra i festanti insetti. Oggi Sant'Antonio Abate ricorda il pieno inverno, il freddo che potrebbe fare, una -5 potrebbe rendere inutile la protezione della serra. Ma le piante non hanno coscienza, non pensano al futuro, crescono radici da affondare nella terra e foglie con cui prendere energia dal sole. Semplicemente cercano il loro spazio nell'universo, seguendo la legge scritta nel loro seme.  Così la loro visione di fragilità e di tenacia mi da gioia.   
 Il giorno dell'epifania porta una nebbia gelata che dall'Adriatico risale sulla collina e copre il cielo già plumbeo di innoque nuvole. Le piantine autunnali riposano in attesa di qualche grado in più. Verdissime bietole già moltiplicate, rossi radicchi stanchi e ciò che resta dei cavoli neri divorati dalle lumache nel tardo autunno prima del freddo.   La notte siamo scesi a 5 gradi, il giorno sfioriamo i 10, non fa freddo, ma tutto sembra sospeso, il terreno molle dalle recenti piogge, il sole che ha accompagnato i giorni fra Natale e capo d'anno un caldo ricordo.

Maggio 2025

  Le ciliegie arrossate annunciano che il caldo è in arrivo. La prima sfuriata di vento da sud c'è già stata, il termometro a sfiorare i 30 gradi. Poi è tornata la pioggia ed il fresco illusione di un'estate normale. I gerani e le gerbere sono nel pieno della fioritura ed anche la Peonia Victoria. Le insalate rigogliose nell'orto abbondano sulla tavola. Ieri le ultime verdure da lessare, bietole, cavolo nero e spinaci. Il ciclo culturale è terminato. Non mi fido dell'estate, del caldo del garbino. Metto l'orto a riposo raccogliendo fin tanto che posso l'insalata. Per il prossimo anno devo ricordarmi di mettere a dimora pomodori e zucchine a metà marzo in modo da provare e godere delle temperature pre estive. Un esperimento di anticipo delle culture per raccogliere a giugno. Ad agosto dovrò ricordarmi di mettere a dimora il cavolo nero, la bietola   e la cicoria catalogna.  Pianifico, illudendomi nell'ordine delle cose. La casualità degli eventi farà poi il s...