Le ciliegie arrossate annunciano che il caldo è in arrivo. La prima sfuriata di vento da sud c'è già stata, il termometro a sfiorare i 30 gradi. Poi è tornata la pioggia ed il fresco illusione di un'estate normale. I gerani e le gerbere sono nel pieno della fioritura ed anche la Peonia Victoria. Le insalate rigogliose nell'orto abbondano sulla tavola. Ieri le ultime verdure da lessare, bietole, cavolo nero e spinaci.
Il ciclo culturale è terminato. Non mi fido dell'estate, del caldo del garbino. Metto l'orto a riposo raccogliendo fin tanto che posso l'insalata.
Per il prossimo anno devo ricordarmi di mettere a dimora pomodori e zucchine a metà marzo in modo da provare e godere delle temperature pre estive. Un esperimento di anticipo delle culture per raccogliere a giugno.
Ad agosto dovrò ricordarmi di mettere a dimora il cavolo nero, la bietola e la cicoria catalogna.
Pianifico, illudendomi nell'ordine delle cose. La casualità degli eventi farà poi il suo corso. Cosa mi resta da fare oltre ad osservare, dedurre e provare? Questo microcosmo è la vita? Mi potrei nutrire solo di esso? Mi avvicino ai fiori per leggere. E' maggio è la primavera è l'energia della natura, mi voglio immergere.

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