Una pioggia domenicale, ristora le piante messe ieri a dimora in un calda giornata di aprile. Sono le talee invernali di elicriso, lavanda, limoncina e margherita. Hanno radicato tiepide nella serra durante il mite inverno. Domenica scorsa al mercatino della raccolta missionaria una vanga a punta da 2 euro, arrugginita e  vissuta mi ha incontrato. Ieri mi ha aiutato a scavare il giardino argilloso duro e compatto. Ho mischiato la terra rigirata e zappettata con 2 secchi di terriccio delle fungaia, sperando di creare un letto accogliente per le giovani piante. Al primo sole sembravano impaurite, la pioggia di oggi le ristora. Il presagio della torride estate mi preoccupa, il sole incessante il calore sopra i 30 gradi, la poca pioggia. Cosa ne sarà di queste piantine.  Ho fatto quello che potevo per darle un posto accogliente dove creare radici e spazio per la loro vegetazione, ma l'estate sarà torrida ed asfissiante e tutto questo basterà? Fioriranno e spanderanno i loro...
Un piccolo spazio in collina fra terra d'argilla da ammorbidire, una piccola striscia azzurra di mare ad est e sotto un cielo dove brilla in inverno Orione ed in estate la Cicogna. Se non c'è nebbia o qualche nuvolaglia o la luna piena. 7.89 km dal mare e 166 metri al di sopra. Sole al mattino e ombra del condominio al pomeriggio.