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La nebbia avvolge il mattino di una giornata che promette poi pioggia. Non fa freddo 6.1 la minima, arriveremo a 10 gradi in giornata. Umidità al 95%.

I narcisi sono già pronti, annunciano la primavera. Ma tutto è imprevedibile, incerto come questa nebbia che nasconde alla vista ma porta voci di persone lontane come fossero vicine, in un mondo fin troppo animato dietro quella nebbia che da l'illusione della calma.
 

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Talee

Sotto l'occhio vigile del limone le piccole talee nella fredda serra sorridono al sole di gennaio. Con loro una piccola colonia di bietole.  Tutte in attesa di andare a dimora fra i festanti insetti. Oggi Sant'Antonio Abate ricorda il pieno inverno, il freddo che potrebbe fare, una -5 potrebbe rendere inutile la protezione della serra. Ma le piante non hanno coscienza, non pensano al futuro, crescono radici da affondare nella terra e foglie con cui prendere energia dal sole. Semplicemente cercano il loro spazio nell'universo, seguendo la legge scritta nel loro seme.  Così la loro visione di fragilità e di tenacia mi da gioia.   
 Il giorno dell'epifania porta una nebbia gelata che dall'Adriatico risale sulla collina e copre il cielo già plumbeo di innoque nuvole. Le piantine autunnali riposano in attesa di qualche grado in più. Verdissime bietole già moltiplicate, rossi radicchi stanchi e ciò che resta dei cavoli neri divorati dalle lumache nel tardo autunno prima del freddo.   La notte siamo scesi a 5 gradi, il giorno sfioriamo i 10, non fa freddo, ma tutto sembra sospeso, il terreno molle dalle recenti piogge, il sole che ha accompagnato i giorni fra Natale e capo d'anno un caldo ricordo.

Maggio 2025

  Le ciliegie arrossate annunciano che il caldo è in arrivo. La prima sfuriata di vento da sud c'è già stata, il termometro a sfiorare i 30 gradi. Poi è tornata la pioggia ed il fresco illusione di un'estate normale. I gerani e le gerbere sono nel pieno della fioritura ed anche la Peonia Victoria. Le insalate rigogliose nell'orto abbondano sulla tavola. Ieri le ultime verdure da lessare, bietole, cavolo nero e spinaci. Il ciclo culturale è terminato. Non mi fido dell'estate, del caldo del garbino. Metto l'orto a riposo raccogliendo fin tanto che posso l'insalata. Per il prossimo anno devo ricordarmi di mettere a dimora pomodori e zucchine a metà marzo in modo da provare e godere delle temperature pre estive. Un esperimento di anticipo delle culture per raccogliere a giugno. Ad agosto dovrò ricordarmi di mettere a dimora il cavolo nero, la bietola   e la cicoria catalogna.  Pianifico, illudendomi nell'ordine delle cose. La casualità degli eventi farà poi il s...