Ad un inverno senza gelo un primavera di pioggia che ha impregnato la terra. Senza mezza misura. 8 gradi la notte 15 il giorno, cielo grigio nuvole compatte nascondono il sereno.   Nella terra fradicia, immusolite insalate, sonnecchiano sedotte dai primi caldi già assaporati, ma seguiti da grigi giorni di incessante pioggia.  Le fave alte e fiorite si piegano alla pioggia e al vento, rincalzo io la terra. Non apprezzano,  non ho ali e ronzio di chi invece attendono. Il verde domina nel micro regno, ma in uno stato ancora di attesa della magia della Primavera che tutto fa crescere ricoglioso e sorridente.  Attesa di un sorriso, di vedere intorno il tepore delle cose che si nutrono con la certezza illusoria dell'allegria, concime naturale della vita.  
Un piccolo spazio in collina fra terra d'argilla da ammorbidire, una piccola striscia azzurra di mare ad est e sotto un cielo dove brilla in inverno Orione ed in estate la Cicogna. Se non c'è nebbia o qualche nuvolaglia o la luna piena. 7.89 km dal mare e 166 metri al di sopra. Sole al mattino e ombra del condominio al pomeriggio.